martedì 29 gennaio 2013

CAPPUCCETTO ROSSO

Mi ero comprata al mercato dieci gomitoli di lana rossa. Ho cercato invano un progetto che mi piacesse, ma le prove che ho fatto non mi hanno convinta, come se questo rosso fosse troppo acceso per me.
Così, nel frattempo, ho utilizzato un po' del filato per un progettino carino per la mia figlioccia, figlia di mio cugino, Lucilla che a soli 2 anni scarsi si può ancora permettere il rosso.
Eccolo


Chiedo scusa per il "modello", ma non avendo bambini a disposizione mi sono dovuta accontentare. Lo avete riconosciuto? E' uno degli Angry birds di Martina.
Intanto sto lavorando anche per il fratellino di Lucilla, Tommaso; per lui sto facendo un Gramps cardigan. Almeno queste erano le intenzioni, ma credo non mi basterà il filato quindi, forse, il cardigan diventerà un gilet.

lunedì 28 gennaio 2013

SABATO DI CHIACCHERE

Sabato 26 è stata un'altra bella giornata di chiacchere tra amiche da Wool Crossing.
Ogni volta esco da questi workshop felice come una Pasqua e se ne accorge anche il marito, il quale, non solo approva, ma mi spinge anche, ricordandomi le date.
Questo mese il modello, sempre di Emma, si chiama Coccole ed è un gilet con tre giromanica da indossare in  tanti modi quanti la fantasia ne suggerisce.
Per il mio ho scelto la Rowan felted tweed bordeaux, filato morbido e piacevole al tatto, anche se perde un po' il pelo!!
Sabato ho riflettuto ad alta voce sul fatto che, quando ho ripreso a lavorare a maglia qualche anno fa, avevo ancora la concezione di maglia come lavoro femminile, casalingo, da fare in solitudine e anche un po' di nascosto per timore di essere considerata una "nonnetta".
E invece il knitting è un'attività che ben si presta al lavoro in compagnia, di gruppo, tra amiche che chiaccherano. Certo, qualche errore in più lo si commette distratte dai racconti di vita altrui, ma vuoi mettere?
E le ragazze con le quali mi ritrovo a lavorare, peraltro tutte più giovani di me, ahimè! sono simpatiche, frizzanti,  ognuna con un percorso di vita diverso, che vale la pena conoscere, anche al di là della maglia.
Chissà, magari la prossima volta propongo una serata pizza in compagnia!!
Alessia, Eleonora, Manuela, Io, Francesca e Virginia

martedì 8 gennaio 2013

UN SALUTO

Io mi fermo sempre a leggere i necrologi.
Da quando vivo a Chivasso (in città, a Milano, non se ne vedono) so che ci sono un paio di muri con spazi appositi e quando passeggio e ci passo davanti dedico un paio di secondi alla "lettura".
Qui usa mettere delle belle foto a colori, con volti sorridenti, ed indicare sempre l'età di chi ci ha lasciati.
Così è facile pensare "che peccato, guarda che bel ragazzo...." o magari "eh, però, che bell'età, che fortuna arrivarci...".
Mi è capitato spesso di riconoscere qualcuno da quelle foto, persone viste mille e mille volte in una città di circa 28.000 persone, ma ieri l'immagine che ha attirato il mio sguardo non avrei mai voluto vederla su quel muro.
Una ragazza, mia coetanea, moglie, donna che lavora, mamma di una compagna di classe di Martina alle elementari, una brava persona, sempre presente a scuola, alle riunioni, alle recite, agli incontri, alle festicciole di compleanno.
Ho parlato con lei tutti i giorni davanti a scuola per 5 anni di fila, poi, come sempre succede quando i figli crescono, ci siamo perse un po' di vista, abitando in paesi diversi.
Ieri la sua faccia mi guardava sorridente da quel muro, ed io non riuscivo ad andarmene da lì.
Sono stata al rosario ieri sera. C'era tanta gente.
Ma quando il prete ha preso la parola e ha cominciato a consolarci dicendo che se il Signore l'ha chiamata a sè così giovane probabilmente è perché la sua vita terrena aveva fatto il suo corso, era terminata la sua opera, allora mi sono sentita arrabbiata.
Avrei voluto alzarmi in piedi e gridare a quel prete che una donna di 45 anni e con una figlia di 16 di cose da fare ne ha ancora a migliaia!!
Deve aiutare sua figlia a preparare la tesina per la maturità, aiutarla a scegliere la facoltà giusta, consolarla quando gli esami non vanno come sperato, aspettarla in piedi ancora tante e tante notti quando va alle feste, aiutarla a comprare l'abito da sposa e a fare il primo bagnetto al suo bambino. E poi ancora ................ tanto da fare.
Laura queste cose non potrà più farle.
Ciao Laura.

lunedì 7 gennaio 2013

ANNO NUOVO.......

.......vita vecchia!!!!
Oggi si torna al lavoro, stesso ufficio, stesse scartoffie di sempre.
Le tanto sospirate vacanze sono durate giusto il tempo di un battito d'ali, come al solito, e non sono riuscita a fare tutto ciò che avevo in mente di fare (tanto per cambiare!).
Però mi sono rilassata, ho  mangiato più del dovuto, ho rivisto vecchie puntate di serie che mi piacciono, come per esempio "Sex and the city", sono uscita pochissimo di casa.
Sul fronte maglia, dopo aver terminato i regalucci natalizi mi sono data agli esperimenti:
ecco per esempio un paio di orecchini all'uncinetto














poi, con il filato acquistato in "filzuoli" allo spaccio Grignasco, ho provato il mio primo paio di calzette

il filato è il Grignasco Strong print, filato autorigante, ma non sono riuscita a fare in modo che le righe delle due calze combaciassero, nè sono riuscita ad ottenere un bordo elastico. Poco male, è solo il primo tentativo e userò le calzette in casa.
Poi ecco un berrettino per Martina, da abbinare a The Tube

Mi sono accorta di non avervi mai mostrato il mio Hampton cardigan terminato, eccolo



Forse è rimasto un po' cortino, ma niente di irrimediabile.
Sono ancora indecisa sul gancetto da attaccare sul davanti, anche perché le mercerie della mia città non offrono molta scelta a riguardo.
E ultimo, ma non ultimo, ecco terminato il progetto dell'ultimo Workshop da Wool crossing del 15 dicembre scorso, della vulcanica Emma, CuriosaEleganza, ancora da svaporare con il ferro.

il filato è il pelosissimo, ma ultrasoffice, Grignasco Kid Silk five, color rosa malva (credo), n. 1230. E con questo vi rinnovo gli auguri per un luminoso 2013.

Ciao

martedì 1 gennaio 2013

2013

Ecco, l'anno vecchio è finito ormai e quello nuovo è già qua.
Non abbiamo festeggiato, non credo sia da festeggiare il tempo che passa!! Anzi, io vorrei fermarlo.
Non faccio bilanci, nè previsioni; ne faccio a sufficienza per lavoro ed ho imparato da tempo che sono inutili.
Quando credi di aver pianificato tutto ecco che succede l'unica cosa che non avevi previsto, e i piani sono rovinati.
Ho solo dei desideri per il nuovo anno, ma anche per i prossimi; la salute (per tutti noi e voi e i vostri cari), che la crisi economica ci dia finalmente un po' di respiro e permetta a tutti noi di essere più sereni; che non manchi mai il lavoro, che Martina sia felice, che tutti noi e voi possiamo essere felici.
Tutto qua.
Sono queste le cose che auguro a me stessa e a tutti voi.
BUON 2013.