sabato 28 novembre 2009

Ecco la maglia. Indossata ad un matrimonio, ho ricevuto un sacco di complimenti.
Eppure se la guardo bene mi sembra piena di difetti!!!!

mercoledì 25 novembre 2009

Questo è uno dei primi lavori dopo la pausa di 5 anni!
Ero in un supermercato e ho visto in vendita quei gomitoloni da 2 etti. Certo non è una lana di gran qualità, ma è morbida, si lavora bene e mi sono fatta una maglietta completata da un giro di "Volant" al collo. Appena finita la posto.
Beh domenica è andata meglio. Sono riuscita a mettere su i punti senza troppa fatica; il lavoro scorreva bene, il problema dell'altra volta era la tensione sbagliata. Sono riuscita a fare il davanti e alla fine mi sono accorta che le misure erano sbagliate!!!
Però è un passo avanti, la prossima volta sarà quella giusta||

lunedì 16 novembre 2009

Che delusione!! E che rabbia!!!
Ieri doveva essere il giorno del ritorno al lavoro alla macchina per maglieria. Dopo aver faticato per convincere mio marito a mettermi uno spazio a disposizione, l'ho pulita, oliata per benino, ho scelto il progetto e comprato il filato.
Credevo fosse come andare in bicicletta: una volta imparato non si scorda mai.
E invece, quante cose mi sono dimenticata!!
Che fatica anche solo mettere su i punti. Ci ho messo praticamente un'ora!! Poi, finalmente, a lavoro avviato, prima le maglie inizio giro che "non prendono" (forse la tensione sbagliata?), poi, quasi allo scollo, un disastro!!! Giù la metà dei punti e non so spiegarmi il perché.
Dopo qualche tentativo di riprendere il lavoro senza disfarlo, ho lasciato perdere. Erano ormai le 18 e non avevo portato a termine niente.
Ma non demordo: la prossima volta andrà meglio.

venerdì 13 novembre 2009

Ci sono riuscita!!! Ho convinto mio marito a riesumare la mia Brother.
Chissà perché agli uomini non piace il lavoro a maglia? Il mio Lui dice che gli sembro mia nonna, o sua madre; forse con i ferri in mano perdo quel poco "appeal" che ancora vede in me!
Ma pazienza, ho nascosto la macchina in una stanzetta dello studio, troverò qualche momento per lavorare, la sera dopo cena, i sabati pomeriggio e le domeniche.
Ho già in mente un lavoretto che, se riesco a terminare in tempo, metterò giovedì 26 novembre al matrimonio di mio cugino Luca e della sua compagna Elisabetta!!
Ho comprato ieri sera il filato: un mohair fine color ciliegia, bellissimo. Appena finito pubblicherò le foto.

venerdì 6 novembre 2009

Come quasi tutte le knitters, anche io ho cominciato con la nonna, Giovanna nel mio caso. All'inizio piccoli lavoretti, quadrati con lana di recupero. Non ricordo di aver mai visto mia nonna comprare filati nuovi, ogni tanto, dal suo baule, compariva qualche matassa mai vista prima. Nonna metteva su i punti ed io lavoravo. Ricordo coperte coloratissime, l'ultima delle quali, fatta quando ancora la mente glielo consentiva, la conservo gelosamente come un prezioso ricordo.
Poi da sola, seguendo le istruzioni prese da vecchi libri o riviste, ho cominciato a regalarmi maglioncini colorati. Ne ricordo uno giallino, pieno di trecce, un altro fucsia, uno verde brillante a punto smock, forse il più bello, e uno bianco con uno strano collo che avevo visto in una vetrina. Tutti in mohair. Peccato non averne conservato delle immagini. Non c'erano le macchinette digitali, fare foto costava, bisognava svilupparle!!
A scuola, all'istituto turistico, classe prevalentemente femminile, non eravamo in tante a conoscere i segreti della maglia. E non eravamo molto disposte a confessarlo, temendo di sembrare sfigate! In fondo erano gli anni '80, a Milano, tempo di paninari.
Dopo il matrimonio e il trasferimento in Piemonte, ho continuato a lavorare a Milano, 4 ore al giorno di treno, tutti i giorni. Sul treno ho fatto di tutto: maglia, uncinetto, ricamo a punto croce, tra gli sguardi straniti degli altri pendolari.
I lavori più belli sono venuti con la gravidanza; quanti maglioncini, scarpette, guantini e berrettini ho sferruzzato per la mia Martina!!!
La domenica in cui ho avuto le prime doglie stavo appunto terminando uno dei miei lavori e ai primi dolori il pensiero è stato di lavorare più in fretta, così da avere il coprifasce pronto alla nascita.
Poi, tra alti e bassi, il tempo è passato, troppo velocemente.
Ho avuto anche un periodo di maglia a macchina, una Brother finezza 5 doppia frontura, con schede per punti traforati. Ho imparato ad usarla da una magliaia professionista presso la quale ho lavorato dopo aver lasciato il lavoro a Milano e prima di trovarne uno quì.
Ho regalato molti dei lavori fatti, altri li conservo e prima o poi ne caricherò le foto.
Poi, nel 2005, la pazzia: mi sono iscritta all'università e, tra lo studio, il lavoro, la casa, il marito e la figlia, il lavoro a maglia, insieme alla lettura, hanno subito un drastico taglio e per circa 5 anni non ho fatto altro che studiare. Ora è quasi finita, manca solo un esame e la tesi è pronta. Così mi sono detta che era ora di riprendermi la mia vita; ho ripreso in mano i ferri e ho cominciato con un lavoretto semplice semplice, per vedere se ne ero ancora capace.....e lo sono. Adesso ho in mente un sacco di progetti e sto cercando di coinvolgere anche Martina, che ha già 13 anni e non ama molto la lana, dice che punge!!! Però ha gradito la sciarpetta di un mohair grigio e morbidoso che lei stessa ha scelto. Mi ha chiesto anche un basco e dei guanti senza dita.....mi sa che mi tocca proprio accontentarla.

martedì 3 novembre 2009

Sono arrivata!! Ci sono anch'io!!
Ciao a tutte non so se e come ci si presenta in un blog, è la prima volta.
Navigando qua e là ho trovato blog interessanti e mi sono detta: "Perchè non farlo anch'io?"
Ho preso come pretesto la mia rinnovata passione per la maglia e ora mi butto.
Ho 42 anni, sposata, una figlia (meravigliosa) di 13, un lavoro autonomo e poco tempo libero.
Erano almeno 4 anni che non prendevo in mano i ferri da maglia, perchè nel 2005 mi sono iscritta all'università e lo studio mi rubava i pochi minuti liberi che avevo.
Ora mi manca l'ultimo esame, la tesi è pronta, quindi ho riesumato i ferri del mestiere ed ho scoperto questo nuovo strumento per condividere la passione.