SONO PASSATI 10 ANNI.....

.....e sembra ieri.
Ricordo esattamente dove mi trovavo quel maledetto pomeriggio: io, Martina, mio marito e mio cognato eravamo in vacanza in un villaggio turistico a Djerba, Tunisia.
Dopo pranzo ci si riuniva in un'improvvisata saletta tv per le notizie. Quel giorno l'apparecchio era sintonizzato sulla CNN. C'era l'immagine di un grattacielo che fumava.
A guardare persone di varie nazionalità. Ognuno diceva la sua: "..è il trailer di un film...", "...è una simulazione, un'esercitazione...".
Poi qualcuno lesse le parole che scorrevano in inglese sotto l'immagine: un aereo si era schiantato contro una delle Torri del World Trade Center, a New York.
Altri commenti: "...l'aereo ha avuto un guasto improvviso..", "... il pilota ha perso il controllo...", "...volava troppo basso...".
Solo qualche minuto dopo, quando in diretta tv vedemmo arrivare il secondo aereo e lo vedemmo schiantarsi sulla seconda torre, durante quei secondi interminabili di silenzio scioccato, capimmo che non poteva trattarsi di una coincidenza; due aerei in avaria contro le due torri???
Era un attentato terroristico, era GUERRA.
Lo sgomento fu grande, si parlava di almeno 50.000 persone dentro quelle torri!!
Quando crollarono entrambe direi che l'intero villaggio stava a guardare in silenzio. E lo stupore continuò per un paio di giorni.
Ci venne consigliato di non andare in città, qualcuno aveva raccontato che nelle strade i taxisti del posto avevano "festeggiato" a suon di clacson, ma non so se sia vero.
Oggi sono passati 10 anni, lunghi, ma velocissimi. E il mio pensiero non può che andare alle famiglie di quelle quasi 3000 persone, intrappolate nei loro uffici, che si sono gettate nel vuoto per non finire carbonizzate, sorprese dal crollo mentre scendevano le scale, uccise mentre tentavano di portare in salvo qualcuno.
E non mi interessa sapere chi sia il responsabile di quello scempio, non mi va di leggere tutte le teorie di complotto interno, non importa se Osama Bin Laden sia stato catturato e ucciso; niente riporterà quelle persone nelle loro case, niente porterà sufficiente consolazione alle loro famiglie.
Allora oggi solo un pensiero per loro.