E' NATALE

Forse ve n'eravate già accorte, ma io non sono una di quelle persone che vanno pazze per il Natale. Tutto questo finto buonismo che dura una quindicina di giorni, il luccichio delle luci anche in strade che di solito sono buie peste, questo correre a destra e manca per comprare qualcosa, qualsiasi cosa da impacchettare e regalare a persone che, magari, durante l'anno, nemmeno si chiamano al telefono o si pensano. Non mi piace più.
Un tempo era diverso: c'era la nonna che tirava giù da sopra l'armadio il valigione di cartonesimilfintapelle in cui teneva tutte le decorazioni dell'albero, in vetro, e le figurine del presepe, rigorosamente in gesso. Noi quattro bambini avevamo a malapena il permesso di toccarle!!
Si aspettava Gesù Bambino tutti insieme nel suo lettone e, ad un certo punto della notte, venivano a chiamarci per dirci che era passato e aveva lasciato i regali.
Si mangiava il panettone tutti insieme poi si tornava a dormire, sognando il momento, all'indomani, in cui avremmo finalmente potuto giocare con i nuovi giochi.
Ho un bellissimo ricordo di una messa di Natale, a mezzanotte, nel Duomo di Milano, spettacolare, tutta cantata.
Negli anni il Natale per me ha significato solo stare insieme a tutta la mia famiglia, genitori, zii, cugini, poi il marito, poi la figlia, poi le mogli dei cugini e da poco anche i loro bimbi.
Ma lo spirito natalizio se n'è andato da un pezzo, schiacciato dalle brutture del mondo, dalle ansie della vita di tutti i giorni. Da qualche anno non facciamo più nemmeno l'albero; compriamo i regali per i parenti solo perché costretti. Quest'anno non andiamo nemmeno da mia madre per il pranzo.
Quindi è difficile che su questo mio blog vediate figurine natalizie, fiocchi di neve o palle colorate.
Vi faccio comunque gli auguri perché sicuramente tra voi c'è qualcuna che ci tiene veramente.
Il mio augurio è che tutto ciò che di bello vedete nel Natale lo possiate ritrovare ogni giorno, nelle vostre case, nella vostra famiglia, nella vostra città.
AUGURI!